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Il comune di Unione Montana Alta Val Tanaro appartiene a: Regione Piemonte (Apre il link in una nuova scheda)

Le frazioni di Ormea

Scheda

Una casa rurale di Chioraira
Nome Descrizione
Comune Ormea (Apre il link in una nuova scheda)
Informazioni Le frazioni: Aimoni, Albra, Barchi, Bossieta, Cacino, Cantarana, Chionea, Chioraira, Eca, Nasagò, Ponte di Nava, Pornassino, Prale, Quarzina, Valdarmella, Villaro, Viozene
La frazione è una parte del territorio comunale in cui sorgono più borgate di cui una, la più importante, è la sede dove sono presenti: la chiesa, il cimitero, la scuola e spesso la canonica.

Le numerose frazioni di Ormea hanno avuto la loro fondazione soprattutto a partire dal 1600.
I terrazzani iniziarono allora a modificare i versanti più o meno ripidi dei monti, costruendo moltissimi muri in pietra a secco, riportando terra più fertile, ricavando terrazzamenti anche fino a 1500-1600 metri, ripulendo prati e campi dalle numerose pietre che ne impedivano lo sfruttamento.

Costruirono le loro abitazioni con muri in pietra e lunghi balconi in legno al piano superiore, la stalla aveva sempre una posizione importante perché il bestiame era una ricchezza da mantenere e sfruttare al meglio.

Nei boschi edificarono i seccatoi per la trasformazione delle castagne e quando la popolazione raggiungeva un certo numero di famiglie, richiedeva al Vescovo di poter edificare la Chiesa, il camposanto e di poter disporre del sacerdote per le funzioni religiose. (Nel ‘700 ad Ormea erano presenti 8 canonici, 22 preti celebranti e 5 chierici, si poteva avere un parroco in ogni frazione.)

Col tempo si rese necessaria anche la scuola e infatti nelle frazioni sorsero dei locali adiacenti la Chiesa che potessero ospitare le lezioni per i bambini. Alla fine dell’800-inizio 900, la popolazione del comune era distribuita equamente tra centro storico e frazioni.

Oltre alle Chiese e ai cimiteri, la fede della popolazione ha lasciato un segno in tutto il territorio con la costruzione di molti piloni votivi. Costruzioni molto semplici con una nicchia in un muro in pietra spesso intonacato solo sulla facciata, dove i pittori locali hanno lasciato la testimonianza di un’arte semplice come l’animo dei locali. Il pittore che più si distinse è il maestro Eugenio Arduino, che nel periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900 si dedicò a dipingere tele e affreschi un po' in tutto il territorio; il San Martino sulla facciata della parrocchiale di Ormea è opera sua.

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